Il blog dell'Antonio, suggerimenti e consigli per costruirsi esche artificiali, galleggianti bombarde e altri piccoli accessori per la pesca, sia in acqua dolce che in mare, con poca tecnologia e materiali di recupero.
giovedì 27 novembre 2008
paese che vai...
Molti anni fa, non esistevano tutte le riviste di pesca che si possono vedere oggi in edicola, gli appassionati di pesca che come me, cercavano novità e aggiornamenti su attrezzatura e tecniche compravano la rivista Pescare, che negli anni sessanta era l'unica pubblicazione dedicata alla pesca.
In questa rivista, c'era una sezione dedicata alla pesca in mare, ed io dopo avere letto la parte per me più interessante, passavo alla sezione mare, guardavo le foto di questi pesci, molto diversi da quelli che si pescavano nelle nostre acque, e leggevo volentieri gli articoli degli esperti di pesca in mare. uno di questi esperti, mi ricordo che rispondendo a chi gli chiedeva consigli su tecniche ed esche, consigliava di pescare come i pescatori locali, vale a dire che se vai a pescare a Bari , e vuoi prendere i cefali devi pescare come fanno i pescatori locali.
Io ritengo invece che se una tecnica è efficace, funziona dappertutto, "raffinandola" laddove i pesci sono più smaliziati. La prova è che pescando i cefali con il pane a San Benedetto del Tronto, tra lo scetticismo dei pescatori locali che non avevano mai visto usare il pane per esca, mia moglie ed io abbiamo preso in un paio d'ore, quasi sei chili di cefali.
Quando mi capita di pescare così facilmente però, perdo facilmente interesse e quindi per un po' non pesco cefali, sono convinto che un pescatore dovrebbe rimettere in acqua quello che non mangia, e non posso mangiare cefali tutti i giorni.
La parte della pesca più divertente, non è il catturare pesci in gran numero, ma imparare e pensare nuove tecniche, adattare vecchie tecniche ai nuovi materiali, o pescare in posti che dalla maggior parte dei pescatori, non sono ritenuti interessanti. Quando grazie alla nostra tecnica riusciamo a catturare dove altri prendono poco o niente, non dobbiamo aver paura di condividere le nostre scoperte, quando mio figlio si vanta perchè ha preso più di me, io sono contento, l'ho fatto io.
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