sabato 27 dicembre 2014

Noi, il siluro e gli altri

Quando ho cominciato a pescare nei primi anni '60, nei fossi vicini a casa e nei fiumi  c'erano pesci molto diversi da quelli che ci sono ora.  Scardole, tinche, lasche, persici, persici sole, alborelle, triotti, vaironi, sanguinerole, ghiozzi, gobioni, lamprede e cobiti, sono ora quasi completamente scomparsi dalle nostre acque, in parte rimpiazzati dalle nuove specie alloctone, quasi tutti predatori, che importati illegalmente o accidentalmente, oramai ci sono e costituiscono il 95% o forse più delle catture di noi pescatori dilettanti. I pescatori (più di bocca buona e sicuramente più poveri) affollavano lunghi tratti del Po, e per chi arrivava tardi, sulla prismata era impossibile trovare posto. Ricordo pescatori che portavano a casa retini con dieci chili di pesce di cui la maggior parte sarebbe stato buttato. Naque allora l'idea di rilasciare il pesce, e Pescare ( allora l'ùnica rivista del settore) cominciò a pubblicare diversi articoli che contribuirono a formare una nuova coscienza, mentre prima si raccomandava di uccidere rapidamente il pesce per farlo soffrire di meno, si cominciò a scrivere che forse era inutile togliere tutti quei pesci dall'ambiente. Ora la Legge impone di uccidere tutto il pescato appartenente alle specie alloctone, cosa che va contro la coscienza ed il buonsenso, tralasciando tutte le problematiche connesse allo smaltimento di questi pesci.
Ai giorni nostri, il tratto del Po che io frequento generalmente, è lungo una quindicina di km, ma durante le mie uscite raramente incontro altri pescatori, tant'è che anche in estate ci sono lunghi tratti di fiume completamente deserti.
Solo una mente malata può pensare che uccidendo quattro siluri tre breme e due aspi le nostre acque tornino popolate da pighi, lasche e savette.
Il mio modesto parere è che tutte queste nuove specie dovranno per forza trovare un loro equilibrio, i predatori devono mangiare altri predatori, già ora si vedono meno grossi siluri di dieci anni fa.
Mio papà uccideva (e mangiava) tutto quello che pescava, però i pesci erano più piccoli e più buoni, oggi i pesci alloctoni sono molto più grandi ed alcuni sono immangiabili, il "catch & release" diventa spesso l'unica scelta, anche per chi come me mangerebbe qualche pesce ogni tanto.