Quando si costruisce un minnow di legno, per usarlo sul serio dovrà assere assolutamente impermeabile, altrimenti l'umidità penetrando nel legno lo gonfierà, fissurando e scrostando le diverse mani di vernice che con tanta cura abbiamo dato. Quindi, dopo avere stuccato, impregnato, dato le mani che volete di vernice, conviene rivestire il minnow con alluminio adesivo, (se si vuole una finitura lucente) decorarlo secondo le capacità di ognuno e quindi rivestirlo con il gel trasparente che viene usato per ricostruire le unghie, che si indurisce solo se esposto ai raggi UV, emessi dalle apposite lampade. In precedenza usavo la colla epossidica bi-componente, che però tende a ingiallire e in alcuni casi rimane appiccicosa specialmente se usata in giornate umide o piovose. Recentemente ho acquistato una di queste lampade-fornettoUV, l'ho usata per dei jig da mare che ovviamente non sono di legno ma di piombo, materiale comunque problematico da verniciare e sono molto soddisfatto dei risultati . Si può vedere che la finitura è molto trasparente, lucida e sensibilmente più dura, ma i vantaggi non finiscono qui; mentre con la bi-componente bisogna sbrigarsi perchè si indurisce rapidamente, con questo gel non c'è pericolo, non indurisce se non esposto, quindi abbiamo tutto il tempo di curare come si deve la finitura. Come si fa? Anzitutto il gel (almeno quello che ho comprato io) è molto denso, ma scaldandolo appena tende a liquefarsi, quindi io scaldo un pochino l'oggetto da rivestire con un phon, poi applico il gel con una spatolina da pittore a punta fine, cercando di dare uno strato sottile e coprire bene vicino all'armatura. Durante questa fase l'oggetto va tenuto per l'anellino con una pinzetta bloccante, e anche prima bisogna toccarlo il meno possibile altrimenti il gel potrebbe staccarsi (vedere i video tutorial sulla ricostruzione delle unghie) Se voglio far scorrere il gel a coprire un punto scoperto scaldo ancora un pochino e poi, ruotandolo sempre, perchè altrimenti potrebbe colare, lo infilo nella lampada che ha un timer impostato a 120 secondi, trascorsi i quali lo estraggo. L'oggetto sarà ancora appiccicoso, ma basterà pulirlo con un tampone di ovatta bagnato di alcool isopropilico, (come dicono i nailartist) ma io uso il denaturato e va bene lo stesso
Il blog dell'Antonio, suggerimenti e consigli per costruirsi esche artificiali, galleggianti bombarde e altri piccoli accessori per la pesca, sia in acqua dolce che in mare, con poca tecnologia e materiali di recupero.
mercoledì 16 dicembre 2015
venerdì 17 aprile 2015
Testine "espressive"
Sono personalmente convinto che quanto più un'esca piace al pescatore, tanto più tenderà ad usarla spesso, il che porterà sicuramente qualche cattura, che rafforzerà vieppiù la convinzione sull'efficacia dell'esca stessa. Tutto 'sto giro per dire che un'esca artificiale "bella" alla fine cattura di più. Perchè allora non provare a rendere più simpatiche le testine piombate autocostruite? Costa poco attaccare due occhietti sulla colla a caldo ancora non solidificata, ed ecco che queste diventano improvvisamente espressive.
mercoledì 11 febbraio 2015
Esche di gomma
Quando ho scoperto io lo spinning, nel lontano '65, si vendevano esche artificiali solamente metalliche, entravi nel negozio per comprare un'esca per il luccio e avevi forse una decina di modelli fra cui scegliere, e la scarsa disponibilità finanziaria faceva si che ad ogni uscita difficilmente avevo in tasca più di due o tre cucchiaini. Poi sono arrivati i pesciolini di legno, ancora più costosi, tanch'è tra i miei amici nessuno ne possedeva più di un paio. Ora ci sono in commercio così tanti artificiali che chi inizia a pescare a spinning ha veramente l'imbarazzo della scelta, e per non sbagliare se ne vanno in giro con un campionario da far invidia al rappresentante della Rapala. Da poco tempo ho cominciato a provare anche le esche siliconiche, che rispetto alle altre hanno qualche vantaggio, intanto costano meno, si possono usare con testine piombate del peso che riteniamo più opportuno, e se innescate a Texas rig, quasi sempre passano indenni in mezzo ad alghe e radici. Gli aspi e i siluri del Po sembrano gradirle, e la testina piombata (autocostruita) aggiunta all'amo, con l'attacco in alto rende meno probabile l'incaglio sui sassi del fondo. Tutti gli appassionati di spinning conoscono bene lo stato d'animo che ci prende quando ci tocca prendere in mano il filo e tirare fino a sentire lo schiocco del filo che si rompe, beh, con un'esca di gomma montata così accadrà molto di rado.
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