Nella costruzione delle esche artificiali di legno, la cosa più difficile da fare rimane l'impermeabilizzazione, infatti anche tenendo immerso molto tempo il minnow nell' impregnante, questo non penetra che pochissimo nell' oggetto. Un passo decisivo verso l'obiettivo è quello di impregnare sottovuoto. Creare il vuoto è facilissimo, chi ha un aerografo ha un compressore, quindi basta applicare al posto del filtro una cannuccia alla quale attaccare un tubetto di plastica. Il contenitore dove andrà immerso il minnow grezzo dev'essere di vetro, profondo abbastanza per consentire la totale immersione del pezzo, con spazio sufficiente per la schiuma che si produrrà facendo il vuoto, io uso una bottiglia del latte. Il "coperchio" che porta il rubinetto per la regolazione del vuoto, conviene farlo utilizzando un disco di metallo rigido che si possa filettare per avvitarci quello che serve; nel mio caso una T da 1/4 femmina che in alto porta il vacuometro che permette di vedere il valore del vuoto, dall'altra l'attacco con la valvolina. La tenuta ermetica si fa spalmando uno strato di silicone acetico sotto il disco/ coperchio, per livellare il quale conviene usare un pezzetto di pellicola da cucina. Esiste in commercio un prodotto chiamato Paraloid, da Wikipedia: Il Paraloid B72 è un copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato solubile in chetoni, esteri, idrocarburi aromatici e clorurati, definibile anche come resina acrilica. Si presenta in grani trasparenti, detti anche gocce o pellets. Usato per impregnare e consolidare il legno marcio da restaurare, io invece uso il poliuretano espanso sciolto nell'apposito solvente; un minnow nudo (con gli intagli per armatura e zavorra) che pesa 4 grammi, arriva a pesarne 10 dopo l'impregnatura, quindi ha "bevuto" 6 grammi di roba, dopo un paio di giorni, evaporato buona parte del solvente, il peso è 7 grammi. Come si fa: si immerge il pezzo attaccato a qualcosa che lo mantenga sotto, si collega il compressore al coperchio, si appoggia il coperchio sulla bottiglia (sarà tenuto saldamente dal vuoto) si accende il compressore, si apre piano la valvolina: subito si vedrà uscire una gran quantità di aria dal pezzo immerso, che formerà schiuma (attenzione che non venga aspirata!) si chiude la valvolina prima che la schiuma raggiunga il coperchio e se il lavoro è stato fatto bene il vuoto si manterrà a lungo e si può spegnere il compressore, fino a quando non si vedranno più le bolle, poi si riaccende e via di nuovo.
Il blog dell'Antonio, suggerimenti e consigli per costruirsi esche artificiali, galleggianti bombarde e altri piccoli accessori per la pesca, sia in acqua dolce che in mare, con poca tecnologia e materiali di recupero.
mercoledì 2 maggio 2018
Impregnare le esche di legno sottovuoto
Nella costruzione delle esche artificiali di legno, la cosa più difficile da fare rimane l'impermeabilizzazione, infatti anche tenendo immerso molto tempo il minnow nell' impregnante, questo non penetra che pochissimo nell' oggetto. Un passo decisivo verso l'obiettivo è quello di impregnare sottovuoto. Creare il vuoto è facilissimo, chi ha un aerografo ha un compressore, quindi basta applicare al posto del filtro una cannuccia alla quale attaccare un tubetto di plastica. Il contenitore dove andrà immerso il minnow grezzo dev'essere di vetro, profondo abbastanza per consentire la totale immersione del pezzo, con spazio sufficiente per la schiuma che si produrrà facendo il vuoto, io uso una bottiglia del latte. Il "coperchio" che porta il rubinetto per la regolazione del vuoto, conviene farlo utilizzando un disco di metallo rigido che si possa filettare per avvitarci quello che serve; nel mio caso una T da 1/4 femmina che in alto porta il vacuometro che permette di vedere il valore del vuoto, dall'altra l'attacco con la valvolina. La tenuta ermetica si fa spalmando uno strato di silicone acetico sotto il disco/ coperchio, per livellare il quale conviene usare un pezzetto di pellicola da cucina. Esiste in commercio un prodotto chiamato Paraloid, da Wikipedia: Il Paraloid B72 è un copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato solubile in chetoni, esteri, idrocarburi aromatici e clorurati, definibile anche come resina acrilica. Si presenta in grani trasparenti, detti anche gocce o pellets. Usato per impregnare e consolidare il legno marcio da restaurare, io invece uso il poliuretano espanso sciolto nell'apposito solvente; un minnow nudo (con gli intagli per armatura e zavorra) che pesa 4 grammi, arriva a pesarne 10 dopo l'impregnatura, quindi ha "bevuto" 6 grammi di roba, dopo un paio di giorni, evaporato buona parte del solvente, il peso è 7 grammi. Come si fa: si immerge il pezzo attaccato a qualcosa che lo mantenga sotto, si collega il compressore al coperchio, si appoggia il coperchio sulla bottiglia (sarà tenuto saldamente dal vuoto) si accende il compressore, si apre piano la valvolina: subito si vedrà uscire una gran quantità di aria dal pezzo immerso, che formerà schiuma (attenzione che non venga aspirata!) si chiude la valvolina prima che la schiuma raggiunga il coperchio e se il lavoro è stato fatto bene il vuoto si manterrà a lungo e si può spegnere il compressore, fino a quando non si vedranno più le bolle, poi si riaccende e via di nuovo.
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