sabato 24 ottobre 2009

Sostituzione degli anelli






Sarà capitato a tutti i pescatori di trovarsi con un anello della canna rotto, se a rompersi è il telaio dell'anello, non c'è niente da fare, si porta da un'abile artigiano, specialmente se la canna è recente e se vogliamo riaverla come nuova, e la facciamo riparare. Se invece non ci importa di avere la legatura perfettamente uguale alle altre, la canna è vecchia, facciamo noi la riparazione, bisogna tagliare la legatura, togliere tutti i residui di vernice e con pochissima colla a caldo incollare nella corretta posizione un anello nuovo. Facciamo poi una bella legatura che poi spalmiamo generosamente con resina trasparente epossidica a due componenti, magari mascherando con nastro adesivo di carta le parti che non vogliamo sporcare. La parte difficile sta nel far asciugare lo strato di resina senza colature, e l'unica è tenere la canna orizzontale e farla ruotare lentamente finchè la resina non è indurita, cioè dai 5 ai 10 minuti.
Se invece a rompersi è solamente l'anellino di pietra dura interno, quelli in SIC, si può facilmente sostituire solo quello, avendo il vantaggio di fare noi una riparazione assolutamente invisibile.
Basterà misurare con il calibro il diametro interno dell'anello del telaio e procurarci un anello nuovo che abbia l'anello di pietra dello stesso diametro, tagliare con un tronchese il telaio per poterlo estrarre, raschiare l'esterno per togliere eventuali tracce di colla, posizionarlo sul telaio della nostra canna verificando che sia della misura giusta (deve rimanere in posizione anche senza colla) e infine incollarlo con una goccia di cianoacrilato.
Le immagini vogliono illustrare a chi ci volesse provare, il metodo per fare una buona legatura.

giovedì 15 ottobre 2009

Lucci grossi ma molto rari

Molti anni fa, quando andavo per lucci, era perfettamente normale catturare tre o quattro lucci ad ogni uscita, la difficoltà stava nel catturare un "bel" luccio, diciamo oltre i due chili, così che pur avendo visto e allamato diversi lucci, finivo per rimetterli in acqua quasi tutti.
Al giorno d'oggi, frequentando gli stessi posti, o non si riesce a vedere l'ombra di un luccio, che è di gran lunga la cosa più probabile, o com' è successo oggi salta fuori il luccione. I lucci dalle mie parti sono quasi estinti. Dipenderà dalla concorrenza, siluri al primo posto, ma anche aspi e perca, che gli contendono il poco pesce foraggio rimasto, scomparse le scardole che infestavano le lanche, scomparsi i vaironi, gli infestanti persici sole, le lasche, spariti quasi del tutto i triotti e i gobioni, sostituiti da rodeo amaro e gambusie.
Sicuramente c'erano più lucci, e anche grossi, solo che come sanno tutti gli appassionati di spinning, se in una buca sono presenti diversi lucci, sarà difficile che sull'artificiale arrivi prima quello più grosso, in quanto sono quelli sotto il kg ad essere più aggressivi (e meno prudenti), il luccione difficilmente inseguirà l'esca per più di un metro o due, bisogna lanciare l'artificiale vicinissimo alla sua presunta tana, oppure trovarlo allo scoperto in caccia, in queste rare occasioni è molto aggressivo e imprudente, ma in oltre quarant'anni di girovagare, mi sarà capitato due o tre volte.
Di fatto, durante le mie solitarie camminate con canna e cucchiaino, non incontro mai nessuno, non ho quasi più nessun concorrente, dalle mie parti lo spinning paga poco, chi volesse iniziare oggi con questa tecnica, dopo tre o quattro cappotti di fila, difficilmente sarebbe tentato di ripetere l'esperienza, a me non importa, posso fare anche dieci uscite a vuoto e poi costruire un artificiale nuovo e non vedere l'ora di andare a provarlo, perche sono sicuro che da qualche parte, sotto un ramo sommerso, c'e un luccio enorme che l'aspetta.