mercoledì 27 febbraio 2008

il temolino

Qualche decina di anni fa, chi fosse andato a passeggiare sulle rive del Po, dall'inizio di Aprile, a tutto Settembre, avrebbe visto sicuramente, a mollo con gli stivaloni, o nei mesi più caldi anche in costume da bagno, qualche pescatore, con una canna da lancio sui tre metri, che lanciava sul filo della corrente una lenza, con alla fine un temolino che dalle nostre parti era chiamato "ballerina".
Il nome, deriva dalla funzione, che è quella di tenere sul fondo, saltellando trascinata dalla corrente, una lenza con cinque (numero legale) o spesso anche molte più camole finte che scendendo lungo la corrente e saltellando sul fondo serviva a catturare soprattutto barbi.
Ora, a qualunque pescatore, non passerà inosservato il vantaggio di usare questo tipo di zavorra
anche in altri tipi di pesca, e penso alla pesca in mare dalla riva. Rispetto ai temolini comunemente in commercio, questi presentano un indubbio vantaggio: quando sono sul fondo, stanno in posizione verticale.
Agganciato ad un anti tangle, in modo scorrevole, con un finale di circa un metro andrà benissimo per strisciare sul fondo sabbioso, oppure in caso di fondo roccioso o misto, lasciato fermo, tenderà nel recupero, a staccarsi rapidamente dal fondo,riducendo il rischio di incaglio.

Questi temolini sono fatti con cannuccia di sostegno per piante fiorite e cannuccia da bibita, pesano 15/20 grammi, ma si possono fare anche più pesanti . Nella parte superiore sono chiusi con l’anima del cavo coassiale, nel quale è prima stato infilato un occhiello di filo d’ottone.
Per quanto riguarda il piombo non è difficile costruirsi lo stampo per fondere piombi con questa forma; basta accoppiare due barrette di ottone, bronzo, alluminio e dopo averle perfettamente appaiate forare nella giunta, il foro così ottenuto sarà metà da una parte e metà dall’altra. La misura del diametro sarà quella della punta, la lunghezza dipenderà dalla profondità del foro.

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