Il blog dell'Antonio, suggerimenti e consigli per costruirsi esche artificiali, galleggianti bombarde e altri piccoli accessori per la pesca, sia in acqua dolce che in mare, con poca tecnologia e materiali di recupero.
martedì 5 agosto 2008
Il derivato
Vorrei dare una mano, a quei pescatori di fiume, che pur avendo una buona tecnica in acqua dolce, trovandosi in ferie al mare, combinano poco.
Per me, è stata veramente risolutiva, è la tecnica del galleggiante derivato.
In pratica è una leggerissima lenza, che pesca ad una buona distanza da terra, mirata alla cattura di pesci di superficie, principalmente cefali, poichè l'esca è il pane, ma anche boghe, salpe, occhiate, aguglie ecc. Il bello di questa tecnica è che si può pescare in posti che altri pescatori scarterebbero, tipo fondali degradanti con 2 metri a 10 dalla riva, o spiagge dove altri possono solo pescare a fondo.
Attrezzi necessari: Canna bolognese da 5 /6 metri con mulinello imbobinato con uno 0,18, un picchetto dove mettere la canna quando non è in mano, contenitore per la pastura, secchio per metterci i pesci, fionda per la pastura. Minuteria, perline a 4 fori, attacchi rapidi, microgirelle perline di gomma o pezzetti di tubicino di silicone e un galleggiante piombato al limite, cioè che una volta in acqua sporga pochissimo(questo è difficilissimo da trovare, si fa prima a costruirlo) e che abbia un anellino inox in alto, pesante dai 5 ai 10 grammi, facilmente intercambiabile perchè agganciato con l'attacco rapido, a seconda del vento.
Costruzione della lenza : leghiamo un attacco rapido con un filo dello 0,30/0,35, lungo 30 cm, e dal capo opposto infiliamo la perlina 4 fori e facciamo un bel nodo perchè non esca dal bracciolino, che dev'essere circa 20 cm. Nell'altro foro libero della perlina faremo passare il filo del mulinello, al quale leghiamo una microgirella, interponendo tra perlina e girella il gommino.
dalla parte opposta della girella, si lega la lenza vera, fatta con 150/180 cm di 0,14 sul quale va fermato a circa 40 cm dalla girellina un piccolissimo galleggiante a sfera ( meno di un grammo) che lavorerà starato, perchè dall'altra parte, oltre all'altra girellina metteremo un unico piombino del n. 5/6. attacchiamo i finali dello 0,10 lunghi 80/90 cm con 2 ami del 14 a filo sottile e gambo corto/medio che innescheremo con il pane. Certo che questa lenza si fa molto prima a farla che a dirla.
Azione di pesca: Mettiamo la canna sul picchetto e pasturiamo leggermente, lanciando palline grosse come una noce poco bagnate a 1o/15 mt . La pastura sfarinata dovrà galleggiare, e sfaldarsi senza affondare. Io faccio: pane grattugiato, formaggio e un pochino di olio di sarda.
Una volta innescati gli ami, lanciamo sulla pastura. Il lancio, è la parte delicata dell'azione di pesca, deve essere assecondato, non rapido, e la lenza deve essere assolutamente frenata prima dell'entrata in acqua, per dar modo a questa di distendersi davanti al galleggiante piombato che la trascina. La prima volta che arriva prima in acqua il galleggiante piombato, perchè ci siamo dimenticati di frenare la lenza, avremo un garbuglio inestricabile e ci toccherà rifarla. Bisogna fare un po' di pratica, ma ne vale la pena, perchè con la lenza leggerissima, lontana (si vedrà solo il pallino rosso che a un certo punto sparirà) è praticamente impossibile non prendere pesci.
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