mercoledì 3 dicembre 2008

creare artificiali metallici








Per costruire i cucchiaini, oltre alla buona volontà è necessario possedere un minimo di attrezzatura. Per tagliare il lamierino sottile 0,4/0,6 mm adatto per fare la paletta dei rotanti è sufficiente una cesoia da lattoniere, un trapano per forarla, qualche lima. se vogliamo invece tagliare la lamiera più pesante, da 0,8 a 1,5 mm, o l'acciaio inox bisogna avere una cesoia da banco, o conoscere qualcuno che ce l'ha e ce la fa usare, ne qual caso potremo recarci nella sua officina con la nostra lamiera già disegnata e tagliare i nostri artificiali. per l'operazione che permette di dare alla paletta del rotante ed al corpo dell'ondulante la tipica forma concava da una parte e convessa dall'altra, è necessario un piccolo martello (100/150 g) che abbia la testa semisferica ben lucida, che è impossibile trovare in commercio, per cui bisognerà modificare un normale martellino, meglio se di acciaio. Per consentire al materiale che stiamo battendo di deformarsi, bisogna che sotto, a fare da "morbida" incudine ci sia una tortina di piombo del diametro di una dozzina di centimetri, e spessa almeno 4 o 5, ottenuta colando del piombo fuso in un vecchio pentolino o in una latta di idonea misura. Il rumore risulta molto attutito se sotto il piombo mettiamo uno strato di materiale morbido, tipo la moquette di un vecchio tappetino dell'auto o un vecchio asciugamano piegato in quattro.
Il miglior materiale che si possa usare per rotanti ma soprattutto per gli ondulanti, è l'alpacca. Malleabile, facilmente lucidabile, del colore caldo dell'argento, si può saldare a stagno, venduto solo da negozi di forniture per orafi, si trova in lastre di vario spessore. Unica controindicazione, bisogna conoscere qualcuno che dispone di un laminatoio per tirarlo dello spessore giusto.
Va bene anche l'ottone, anche se si ossida, si lucida facilmente,
oppure l'acciaio inox, a patto di trovarlo già lucidato, si può recuperare da vecchi elettrodomestici, è più duro da lavorare, non si può stagnare, ma in compenso non si ossida mai.
Nelle immagini si vede una lastrina di acciaio inox recuperata da un vecchio frigorifero, il corpo è fatto con una spirale di filo di rame, la testa piombata è ricavata da un mio stampo, ma si può benissimo saldare a stagno l'astina di acciaio armonico sopra un pezzo di piombo sagomato, importante è la funzione, che è quella di impedire la rotazione di tutto l'artificiale, che comporterebbe l'attorcigliamento del filo. Il fiocco di filo sull'ancoretta, oltre che a rendere più vistoso l'artificiale, serve soprattutto a stabilizzare l'esca e a mantenerla in assetto orizzontale.

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